Carissimi… Pasqua è davvero alle porte e con questa magnifica ricetta della Pastiera Napoletana versione vegana, colgo l’occasione per farvi i miei più cari auguri.
Spendo solo due paroline a per descrivervi questa meraviglia dal gusto delizioso, che non ha veramente nulla da invidiare a quella classica, anzi!
Una delle mie creazioni che mi hanno stupita di più e che dopo vari tentativi finalmente mi ha resa soddisfatta. Ormai lo sapete: finchè non raggiungo pressochè la perfezione, non pubblico la ricetta…ma oggi eccovela qui!
Siete ancora in tempo per fare una corsetta a recuperare i semplici ingredienti che la compongono e portare nella tavola di Pasqua una vera delizia, che lascerà senza parole davvero tutti!
Vi auguro una serena Pasqua, vi abbraccio e vi ringrazio per essere sempre presenti qui a sostenere il mio progetto.
La pastiera napoletana è un famosissimo dolce pasquale di origini partenopee. Viene preparato mettendo all'interno della base di pasta frolla, ricotta, canditi e grano cotto nel latte. Il tutto aromatizzato da una sensazionale nota fresca, data dall'acqua di fiori di arancio, simbolo della primavera!
Oggi la prepariamo insieme in versione vegana: senza uova ne latticini.
Iniziamo preparando la nostra pasta frolla vegana: impastiamo insieme in una ciotola gli ingredienti e facciamo un panetto che metteremo in frigo a riposare per 30 minuti, nel frattempo prepariamo il ripieno.
Mettiamo a cuocere in una pentola (meglio se antiaderente) il grano precotto con il latte vegetale, metà dose di zucchero, uniamo la scorza di 1 limone e di 1 arancia.
Facciamo cuocere fino ad assorbimento, circa 25 minuti, poi facciamo intiepidire.
Nel frattempo in una ciotola uniamo la ricotta di mandorle (ben sgocciolata) lo zucchero, e la fialetta di aroma fiori di arancio, lavoriamo con una frusta elettrica fino a che la crema non risulterà ben omogenea e priva di grumi.
Aggiungiamo a quest'ultima anche la fiala di acqua di millefiori: il ripieno deve risultare molto cremoso, non troppo asciutto nè troppo liquido.
Una volta freddo, uniamo anche il grano insieme al ripieno precedentemente ottenuto e i canditi.
Azioniamo lo sbattitore per pochi secondi per amalgamare.
A piacere uniamo anche un pizzico di cannella e una puntina di colorante naturale giallo per dare un po' di colore al ripieno: io li ho messi entrambi.
Preriscaldiamo il forno in modalità statica a 180°.
Terminato il tempo di riposo della pasta frolla, tiriamola fuori dal frigo, stendiamola su un piano di lavoro leggermente infarinato, ricordandoci di tenerne una parte per la decorazione superiore.
Disponiamo il primo strato di pasta frolla su una tortiera, rovesciamo all'interno il ripieno della pastiera napoletana, livelliamo e mettiamo sopra le classiche strisce decorative.
Cuociamo la pastiera vegana in forno preriscaldato statico a 180° per 45 minuti circa, fino a doratura della superficie. Io cuocio 30 minuti in statico e 15 in ventilato.
Sforniamola e facciamola raffreddare con tutta la teglia, su una gratella.
Attenzione la pastiera raggiunge il culmine della bontà il giorno successivo, anche due dalla preparazione. Quando tutti gli aromi si mescolano insieme. Va conservata coperta in frigo.
Ti consiglio di provare anche Crostata al farro e grano saraceno con marmellata di arance, sono sicura che ti piacerà!
L'ideale per gustare al meglio la pastiera napoletana è attendere il giorno seguente per consumarla, per fare in modo che gli aromi si diffondano in tutta la torta.
Si conserva in frigo, coperta per 3/4 giorni circa.
Ingredienti
Indicazioni
Iniziamo preparando la nostra pasta frolla vegana: impastiamo insieme in una ciotola gli ingredienti e facciamo un panetto che metteremo in frigo a riposare per 30 minuti, nel frattempo prepariamo il ripieno.
Mettiamo a cuocere in una pentola (meglio se antiaderente) il grano precotto con il latte vegetale, metà dose di zucchero, uniamo la scorza di 1 limone e di 1 arancia.
Facciamo cuocere fino ad assorbimento, circa 25 minuti, poi facciamo intiepidire.
Nel frattempo in una ciotola uniamo la ricotta di mandorle (ben sgocciolata) lo zucchero, e la fialetta di aroma fiori di arancio, lavoriamo con una frusta elettrica fino a che la crema non risulterà ben omogenea e priva di grumi.
Aggiungiamo a quest'ultima anche la fiala di acqua di millefiori: il ripieno deve risultare molto cremoso, non troppo asciutto nè troppo liquido.
Una volta freddo, uniamo anche il grano insieme al ripieno precedentemente ottenuto e i canditi.
Azioniamo lo sbattitore per pochi secondi per amalgamare.
A piacere uniamo anche un pizzico di cannella e una puntina di colorante naturale giallo per dare un po' di colore al ripieno: io li ho messi entrambi.
Preriscaldiamo il forno in modalità statica a 180°.
Terminato il tempo di riposo della pasta frolla, tiriamola fuori dal frigo, stendiamola su un piano di lavoro leggermente infarinato, ricordandoci di tenerne una parte per la decorazione superiore.
Disponiamo il primo strato di pasta frolla su una tortiera, rovesciamo all'interno il ripieno della pastiera napoletana, livelliamo e mettiamo sopra le classiche strisce decorative.
Cuociamo la pastiera vegana in forno preriscaldato statico a 180° per 45 minuti circa, fino a doratura della superficie. Io cuocio 30 minuti in statico e 15 in ventilato.
Sforniamola e facciamola raffreddare con tutta la teglia, su una gratella.
Attenzione la pastiera raggiunge il culmine della bontà il giorno successivo, anche due dalla preparazione. Quando tutti gli aromi si mescolano insieme. Va conservata coperta in frigo.
Ti consiglio di provare anche Crostata al farro e grano saraceno con marmellata di arance, sono sicura che ti piacerà!
L'ideale per gustare al meglio la pastiera napoletana è attendere il giorno seguente per consumarla, per fare in modo che gli aromi si diffondano in tutta la torta.
Si conserva in frigo, coperta per 3/4 giorni circa.
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Fantastica! Ho appena finito di fare quattro pastiere onnivore ma questa vegana mi intriga molto! La prossima volta la proverò!! Buona Pasqua
Buona Pasqua in ritardo carissima Donatella! ti consiglio di provare questa versione, la pastiera tanto è un ever green! E’ leggera e deliziosa!
Perché usi la valle sono grassi transgenici prodotto scadente
Ciao Immacolata, grazie per la tua segnalazione. E’ l’unica che io conosca bio e senza olio di palma, inoltre ha una buona lvorabilità.
Se conosci un prodotto migliore da indicarmi, accetto volentieri un tuo suggerimento!grazie
buongiorno, la ricotta di mandorla la acquista o la si può fare in casa?
Grazie mille
Ciao Tabata, io la faccio a casa perchè non la trovo nella distribuzione. Devi partire da un latte autoprodotto al 30% mandorle almeno. Una volta fatto metti sul fuoco, porti a bollore 5 min a fuoco basso, poi spegni e unisci 5 cucchiai di limone, mescoli, copri. Dopo alcuni minuti trovi la cagliata. Scoli in uno scolapasta con su un telo. Strizzi infine lasci cosi in frigo a colare una notte o più!
Grazie mille davvero! ho super voglia della pastiera e questa ricetta mi ispira tanto!domani provo 😛 😀
Grande Tabata, ho visto la tua pastiera: è stupenda!
Ciao, domandina sulla ricotta di mandorle. Se volessi autoprodurla, dovrei separare l’okara o mettere sul fuoco anche quella? Grazie mille 🙂
Io non la separo, ma vedi tu, puoi fare in entrambi i modi!