Le trofie o troffie o ancora troffiette sono un formato di pasta tipicamente genovese, ma che è ormai preparato in tutta la Liguria e conosciuto nell'Italia intera.
Le trofie, come scrive Sergio Rossi nel suo libro "Trofie – Dal Golfo Paradiso la storia di una pasta mediterranea": "sono quei piccoli girelli di pasta fresca con le due appendici affusolate, dalla forma avvicinabile alla spirale di un cavatappi, della misura ideale di 4 centimetri di lunghezza".
Condite con il pesto ligure, patate e fagiolini sono il magnifico simbolo della Liguria!
Setacciamo le farine in una ciotola o nella planetaria e inseriamo i liquidi, impastiamo fino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo, facciamo dunque riposare 30 Minuti per dare il tempo alla maglia glutinica di rilassarsi.
Infariniamo il piano di lavoro e andiamo a tagliare il panetto cinque parti, dalle quali ricaveremo, facendoli scorrere con le mani, tanti "salamini" di impasto, come per fare gli gnocchi, ma più fini e sottili. (vedi foto)
Ora con un coltello andiamo a tagliare tanti piccoli segmenti, lunghi circa 1 centimetro.
Appoggiamo ora la parte mediale della nostra mano destra sull'estremità destra della futura trofia.
Facciamola scorrere verso il basso, spostandola gradatamente verso sinistra e premendo leggermente, fino ad averla fatta arricciare tutta.
Continuiamo così un pezzetto alla volta fino a terminare l'intero impasto, et voilà le nostre trofie al farro fatte a mano sono pronte per essere tuffate in acqua bollente salata e condite come da tradizione con pesto, patate e fagiolini!
Se ami la pasta fresca dai un'occhiata anche ai miei Ravioli ricotta e spinaci!
Se non abbiamo a disposizione la farina di farro queste trofie sono ottime anche fatte con semola di grano duro senatore cappelli, o con la farina che preferiamo, dobbiamo solo ricordare che ogni farina assorbe i liquidi in modo differente. Inseriamo perciò l'acqua piano piano e regoliamoci di conseguenza: potrebbe volercene poca di più o di meno e seconda di quale farina utilizziamo.
Possiamo congelare queste trofie in dei vassoi, poi buttarle direttamente congelate in acqua bollente per un pranzo/ cena di emergenza!
Ingredienti
Indicazioni
Setacciamo le farine in una ciotola o nella planetaria e inseriamo i liquidi, impastiamo fino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo, facciamo dunque riposare 30 Minuti per dare il tempo alla maglia glutinica di rilassarsi.
Infariniamo il piano di lavoro e andiamo a tagliare il panetto cinque parti, dalle quali ricaveremo, facendoli scorrere con le mani, tanti "salamini" di impasto, come per fare gli gnocchi, ma più fini e sottili. (vedi foto)
Ora con un coltello andiamo a tagliare tanti piccoli segmenti, lunghi circa 1 centimetro.
Appoggiamo ora la parte mediale della nostra mano destra sull'estremità destra della futura trofia.
Facciamola scorrere verso il basso, spostandola gradatamente verso sinistra e premendo leggermente, fino ad averla fatta arricciare tutta.
Continuiamo così un pezzetto alla volta fino a terminare l'intero impasto, et voilà le nostre trofie al farro fatte a mano sono pronte per essere tuffate in acqua bollente salata e condite come da tradizione con pesto, patate e fagiolini!
Se ami la pasta fresca dai un'occhiata anche ai miei Ravioli ricotta e spinaci!
Se non abbiamo a disposizione la farina di farro queste trofie sono ottime anche fatte con semola di grano duro senatore cappelli, o con la farina che preferiamo, dobbiamo solo ricordare che ogni farina assorbe i liquidi in modo differente. Inseriamo perciò l'acqua piano piano e regoliamoci di conseguenza: potrebbe volercene poca di più o di meno e seconda di quale farina utilizziamo.
Possiamo congelare queste trofie in dei vassoi, poi buttarle direttamente congelate in acqua bollente per un pranzo/ cena di emergenza!