Le origini dei taralli napoletani risalgono al lontano '700. I fornai dell’epoca, fedeli al principio del non buttare nulla, avrebbero creato i taralli dagli avanzi dell’impasto del pane aggiungendo, strutto e pepe. Crearono il pane dei poveri, saziante ed economico. Dall' ’800, ai classici taralli “nzogna e pepe”, si è aggiunta la mandorla.
A far divenire celebri i taralli napoletani ci ha pensato anche Pino Daniele, con la sua canzone "Fortunato", dedicata a Fortunato Bisaccia "Il tarallaro".
A Napoli i taralli ‘nzogna e pepe accompagnati da una buona birra fresca sono qualcosa di (quasi) sacro. Dopo aver provato capirete il perché!
Se vogliamo preparare i taralli Napoletani con lievito madre, rinfreschiamolo e attendiamone il raddoppio.
Altrimenti, se vogliamo utilizzare il lievito di birra, facciamo un poolish con 3 g di lievito di birra secco, 70 g di acqua e 70 g di farina. Mescoliamo per bene e facciamo raddoppiare.
Una volta pronto, sciogliamo il lievito nell'acqua. Setacciamo all'interno la farina, uniamo 180 g di mandorle precedentemente ridotte in farina e aggiungiamo piano piano l'olio.
Quando sarà assorbito aggiungiamo pepe macinato e per ultimo il sale.
Ribaltiamo l'impasto dei taralli napoletani sul piano di lavoro, con le mani formiamo una palla e poniamo a lievitare fino quasi al raddoppio, per 3 ore circa, coperto.
Terminato il tempo di lievitazione, sgonfiamo leggermente l'impasto e dividiamolo in tante palline da 50 g.
Lasciamo distendere la maglia glutinica per 20 Minuti.
A questo punto ricaviamo, stirandoli con le mani, dei salsicciotti, uniamo un estremità e intrecciamole tra loro.
Accavalliamo le estremità finali e creiamo la tipica coroncina del tarallo. Ora bagniamo leggermente le mandorle e disponiamole nelle scanalature, come in foto.
Disponiamo su teglia coperta con carta forno e facciamo lievitare ancora per 40 Minuti circa.
Nel frattempo preriscaldiamo il forno, statico, a 230° e una volta raggiunta la temperatura, cuociamo i nostri taralli per 30 Minuti.
Sforniamo, facciamo raffreddare completamente su una gratella per tutta la notte, o almeno 4 ore.
Poi biscottiamo i taralli napoletani a 160° in modalità ventilato e sforniamoli quando saranno belli dorati, asciutti e croccanti. (Impiegheranno circa 15 minuti.
Ti consiglio di non perderti neppure i miei Cracker al farro con semi di sesamo
Il segreto per ottenere dei taralli napoletani all'olio di oliva, belli friabili e croccanti è la biscottatura, vi consiglio pertanto di non omettere questo passaggio! Devono asciugare per bene, ma non troppo a lungo, per non rischiare di diventare duri.
Si conservano friabili per diverso tempo (anche 1 mese) in una scatola di latta.
Ingredienti
Indicazioni
Se vogliamo preparare i taralli Napoletani con lievito madre, rinfreschiamolo e attendiamone il raddoppio.
Altrimenti, se vogliamo utilizzare il lievito di birra, facciamo un poolish con 3 g di lievito di birra secco, 70 g di acqua e 70 g di farina. Mescoliamo per bene e facciamo raddoppiare.
Una volta pronto, sciogliamo il lievito nell'acqua. Setacciamo all'interno la farina, uniamo 180 g di mandorle precedentemente ridotte in farina e aggiungiamo piano piano l'olio.
Quando sarà assorbito aggiungiamo pepe macinato e per ultimo il sale.
Ribaltiamo l'impasto dei taralli napoletani sul piano di lavoro, con le mani formiamo una palla e poniamo a lievitare fino quasi al raddoppio, per 3 ore circa, coperto.
Terminato il tempo di lievitazione, sgonfiamo leggermente l'impasto e dividiamolo in tante palline da 50 g.
Lasciamo distendere la maglia glutinica per 20 Minuti.
A questo punto ricaviamo, stirandoli con le mani, dei salsicciotti, uniamo un estremità e intrecciamole tra loro.
Accavalliamo le estremità finali e creiamo la tipica coroncina del tarallo. Ora bagniamo leggermente le mandorle e disponiamole nelle scanalature, come in foto.
Disponiamo su teglia coperta con carta forno e facciamo lievitare ancora per 40 Minuti circa.
Nel frattempo preriscaldiamo il forno, statico, a 230° e una volta raggiunta la temperatura, cuociamo i nostri taralli per 30 Minuti.
Sforniamo, facciamo raffreddare completamente su una gratella per tutta la notte, o almeno 4 ore.
Poi biscottiamo i taralli napoletani a 160° in modalità ventilato e sforniamoli quando saranno belli dorati, asciutti e croccanti. (Impiegheranno circa 15 minuti.
Ti consiglio di non perderti neppure i miei Cracker al farro con semi di sesamo
Il segreto per ottenere dei taralli napoletani all'olio di oliva, belli friabili e croccanti è la biscottatura, vi consiglio pertanto di non omettere questo passaggio! Devono asciugare per bene, ma non troppo a lungo, per non rischiare di diventare duri.
Si conservano friabili per diverso tempo (anche 1 mese) in una scatola di latta.